Alessandro Piano, l'amore per l'arte e per i giocattoli

Alessandro Piano, l'amore per l'arte e per i giocattoli

Olimpia Gaia Martinelli | 4 giu 2022 5 minuti di lettura 0 commenti
 

Alessandro Piano, collezionista di arte contemporanea e di giocattoli, ha unito queste due passione nella realizzazione di sculture che, principalmente realizzate in resina epossidica, rimandano al mondo dell'infanzia anni 70' e 80'...

Cosa ti ha fatto avvicinare all'arte e diventare un artista? (eventi, sensazioni, esperienze...)
Durante il Lock-Down ho sentito la necessità di trovare una valvola di sfogo e visto che questa creatività era sopita in me da tempo ho avuto la fortuna di potermi esprimere.

Qual è il tuo percorso artistico, le tecniche e i soggetti che hai sperimentato fino ad oggi?
Sono da sempre un collezionista di arte contemporanea e di giocattoli e questa opportunità mi ha permesso di unire questi due mondi. Ad oggi realizzo principalmente sculture in resina epossidica ma anche canvas, dibond+acrilico e molto altro.

Quali sono 3 aspetti che ti differenziano dagli altri artisti, rendendo il tuo lavoro unico?
Sono un ingegnere chimico che da vent'anni lavora come broker di cacao e che ora può finalmente esprimere la sua creatività. Credo che l'unione di questi tre aspetti possa caratterizzare qualcosa di speciale.

Da dove proviene la tua ispirazione?
Sono molto curioso, osservo tanto e penso tanto. Nel mio lavoro ho sempre dovuto trovare "soluzioni" ai problemi dei miei clienti e poter quindi cercare "soluzioni artistiche" al mondo che mi circonda mi affascina e mi stimola

Qual è l'intento della tua arte? Quali visioni, sensazioni o sentimenti vuole evocare nello spettatore?
Come tanti sono innamorato dei mattoncini sin da quando ero bambino ed ho notato che sono uno dei pochi giocattoli immortali.  Ho voluto cercare di rendere immortali anche tanti altri giocattoli degli anni '70 e '80 includendoli all'interno di questa forma. Vorrei scaturire ricordi e leggerezza nei miei coetanei e curiosità nelle nuove generazioni. Il fine ultimo è dare degli strumenti in più affinché le due generazioni possano interagire e giocare con l'arte usandola come ponte per esprimere sentimenti positivi.

Qual è il processo di creazione delle tue opere? Spontaneo o con un lungo processo preparatorio (tecnica, ispirazione dai classici dell'arte o altro)?
Sono fortemente ispirato dai classici ma anche dall'arte più contemporanea. Oggi siamo immersi nei social e quindi siamo constamente stimolati ed ispirati. La gioia che provo nel creare è proprio l'unione di tutte queste influenze. Mi piace unire il classico al mondo degli Art Toys contemporanei.

Quali tecniche preferisci? Se sì, puoi spiegarlo?
Principalmente utilizzo una resina epossidica bicomponente. Come vi avevo accennato sono un ingegnere chimico e sono contento di poter unire l'ispirazione artistica all'amore per a chimica.

Ci sono aspetti innovativi nel tuo lavoro? Puoi dirci quali?
Non sono certo stato il primo ad includere oggetti nella resina o nel plexiglass ed infatti ho avuto anche grande ispirazione da Arman ma credo di essere stato il primo a voler rendere immortale alcuni giochi includendoli in questa forma.  Ho anche riportato alcuni classici (come Guernica, Starry Night e la Nascita di Venere) all'interno di queste sculture ricreando poi il quadro come se lo si ammirasse attraverso delle serrature a forma di Omino e l'intento è un po' quello di guardare i grandi classici con gli occhi di un bambino.

Hai un formato o un mezzo con cui ti senti più a tuo agio? Se sì, perché?
Direi che le sculture in resina sono il mio pezzo forte. Come detto prima per l'unione tra creatività e amore per la chimica.

Dove produci il tuo lavoro? A casa, in uno studio condiviso o privato? E all'interno di questo spazio come è organizzata la tua produzione?
Ho creato a casa proprio perché il lock-down mi ha permesso ed obbligato a farlo ma a breve aprirò il mio laboratorio.

Il tuo lavoro ti porta a viaggiare per incontrare nuovi collezionisti, per mostre o esposizioni? Se sì, cosa ne ricava?
Essendo un broker di cacao ho sempre viaggiato molto, principalmente in Europa ma anche nei paesi dove nasce il cacao.  Nei miei viaggi europei posso ora finalmente unire le due cose e visitare non solo i miei fornitori di semilavorati del cacao ma anche le gallerie d'arte con le quali collaboro. Ho giusto passato cinque giorni, due settimane fa, in giro per l'olanda per questo motivo.

Come immagini l'evoluzione del tuo lavoro e della tua figura di artista nel futuro?
Non lo so. Per ora sto avendo tante soddisfazioni e tanta gioia da questa esperienza. Mi piace stimolare pensieri positivi nelle persone e mi piace collaborare con altri artisti. Spero non finisca mai.

Qual è il tema, lo stile o la tecnica della tua ultima produzione artistica?
Ho creato un alter ego Maxi (lo potete vedere nella foto allegata) che è alto 170 cm ed è in vetroresina. Mi permette di continuare queste "inclusioni" anche in grande. Ho già pianificato una decina di collaborazioni con diversi artisti europei.

Puoi parlarci della tua esperienza espositiva più importante?
Spero che la più importante sia sempre la prossima. Ad oggi ho già partecipato a molte esposizioni ed ognuna mi ha lasciato un ricordo indelebile.

Le potete trovare tutte qui:  https://www.alepiano.com/exhibitions/

Se avessi potuto creare un'opera famosa nella storia dell'arte, quale avresti scelto? E perché l'avresti scelta?
Vi prego non fatemi scegliere. Mi sarebbe piaciuto assistere alla realizzazione di tutte le opere. Ci sarebbe voluta una vita ma sarebbe stata una vita super appagante.

Se potesse invitare a cena un artista famoso (morto o vivente), chi sarebbe? Come gli proporresti di passare la serata?
Inviterei Andy Warhol, Arman e Takashi Murakami e dopo una bella cena proporrei loro una partita con un gioco in scatola (tipo Monopoli o Risiko). Devo invitare più persone perchè mi piacciono le cene in tanti e poi perchè a Risiko in due non si può giocare 😁


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